
Dopo l’abbuffata di torbati di questa settimana, ci pare giusto concludere il tour de force con una postilla isolana: abbiamo scelto un Port Charlotte (versione torbata della distilleria Bruichladdich) imbottigliato nel 2009 da Thomas Kruger in memoria di un grande personaggio del whisky in Italia, Edoardo Giaccone, morto nel 1996. Giaccone (“Baffo”) tra le altre cose entrò nel Guinness dei primati per la collezione più ampia di whisky, collezione in parte oggi disponibile qui; sempre a proposito di collezionisti, Thomas Kruger altri non è che l’uomo che sta dietro al celebre sito d’aste online whiskyauction.com. I Port Charlotte, pur essendo tutti molto giovani (il più vecchio PC ufficiale in commercio è l’ormai introvabile PC9, di 9 anni appunto), hanno sempre recensioni molto alte: vediamo se anche questo porterà in alto il nome della Bruichladdich. Il colore è giallo paglierino chiaro.
N: wow! La torba e l’affumicatura sono robuste, ma si collocano molto bene al fianco di un’ampia gamma di aromi dolci: vaniglia, liquirizia, caffè (ok, oggi esageriamo: caffè dolce, anzi, fondo di tazzina di caffè zuccherato), ma anche una frutta tropicale (kiwi giallo? è un dolce molto caldo ma con note più asprine, quasi agrumate… l’ho detto che avremmo esgerato!) e limone. In più, le note iodate, marine, completano il profilo isolano. Molto buono.
P: bevibilissimo; grande equilibrio tra la dimensione marina, la dolcezza, l’affumicatura: subito ti colpisce il sale, poi si apre e sviluppa un dolce da bourbon (vaniglia, liquirizia in legnetti, meringhe) molto intenso e godibile. L’affumicatura in tutto ciò è decisa, ma in qualche modo contorna perfettamente il resto dei sapori.
F: limone e cenere. Labbra salate, dopo un po’. È un vero e proprio assalto, con costanti effluvi di legno affumicato. Lungo, persistente, delizioso.
Pur non essendo a gradazione piena (ed essendo per questo davvero bevibilissimo… fin troppo, forse!) i sapori sono tutti di grande intensità, anche se con il tempo tendono un po’ a sbiadire: va bevuto in fretta… È un whisky semplice ma molto coerente, perfetto così, armonioso dal naso al finale: colpisce la maturità a soli sette anni, ma pare essere una costante di questi nuovi Port Charlotte. Da leccarsi i baffi, per restare in tema. Il nostro giudizio è di 86/100, perde un punto solo per il fatto che dopo un po’ tende ad affievolire.
Sottofondo musicale consigliato: Rolling stones – Miss you, dall’album Some girls.
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2 thoughts on “Port Charlotte 7 yo “Baffo” (2001, whiskyauction.com, 46%)”
[…] imbottigliati da indipendenti che si trovano, qua e là, delle vere gemme. Noi avevamo assaggiato questo 7 anni e, se pur ridotto nella gradazione, era in effetti molto buono: oggi proviamo questo 9 anni, […]
[…] Port Charlotte 7 yo “Baffo” (2001, whiskyauction.com, 46%) – 86/100 […]