In attesa di dire la nostra sull’imbottigliamento speciale per l’Ardbeg Day, oggi restiamo su Islay (abbiamo troppi, troppi sample di whisky torbati, dobbiamo farne fuori un po’…) per assaggiare un Bowmore “Tempest”, vale a dire un 10 anni invecchiato in botti ex-bourbon first-fill. Questo è il secondo batch, imbottigliato nel 2010. Il colore è bello dorato.
N: l’affumicatura è profonda, c’è tutta, ma non risulta sovrastante. Le botti imprimono un fruttato e un vanigliato davvero netti (vaniglia, si diceva, poi frutta gialla, quasi tropicale a tratti; albicocca). Lievi note salmastre. Quel che ci colpisce positivamente è una gentile mineralità (olio d’oliva, diciamo) che offre spigoli ad un naso altrimenti davvero ruffiano. Note di chiodi di garofano. Zuppa inglese.
P: subito, note affumicate. Molto fruttato (pesca, albicocca, punte agrumate, forse proprio limone) e floreale (avete presente quando da piccoli si mangiavano gli zuccherini alla violetta?). Tanto apporto della botte (vaniglia a tonnellate, a tratti un po’ stucchevole). Fave di cacao, qui e là; note – curiose – di propoli.
F: indefinitamente dolce, non lunghissimo.
Come direbbe Davide, è un whisky “puttanone”: l’animo dolce è fin troppo ammiccante (le botti hanno tanto da dire ma alla lunga risultano logorroiche), l’affumicatura resta morbida sullo sfondo; per fortuna, dobbiamo dire, ci sono degli ‘spigoli’ (le punte minerali al naso, un che di amaro al palato). Nonostante ciò, dobbiamo confessare un nostro limite: non riusciamo ad innamorarci dei Bowmore… Il nostro giudizio è comunque buono: 85/100, qui trovate le opinioni di Serge, qui quelle di Karen.
Sottofondo musicale consigliato: The Police – Syncronicity II.
One thought on “Bowmore 10 yo ‘Tempest’ (2010, batch 2, 56%)”
[…] Bowmore 10 yo ‘Tempest’ (2010, batch 2, OB, 56%) – 85/100 […]