Torniamo a Formigine per assaggiare un Dailuaine del 2000 imbottigliato da Silver Seal alla fine dello scorso anno: è un whisky che inaugura la nuova serie dell’imbottigliatore italiano, ovvero Silver Seal “Young”. Le etichette a ‘scudo’ riprendono quelle, storiche, del marchio Sestante (per intenderci, tipo questa qui); la serie sarà concentrata su whisky giovani e le varie bottiglie saranno disponibili ad un prezzo un poco più basso rispetto al solito. Questo Dailuaine, invecchiato in una botte ex-sherry, ha già ottenuto un riconoscimento vincendo il premio Whisky & Lode al festival di Roma (qui le parole di Andrea, che ha ideato il premio stesso). Il colore è ramato.
N: alcol pungente, ha bisogno di respirare. Dopo poco tira fuori una maltosità profonda, intensa (beh… note ‘calde’ di malto!); scommetteremmo su un refill sherry (magari verremo smentiti anche oggi, eheh), non c’è grande vinosità. Ci sono però leggere note di frutti rossi, un po’ indistinti, e a dominare la scena troviamo tracce di tabacco, di sigaro, di cuoio. Con un po’ d’aria (pardon, d’ossigenazione), si fa più cremoso (crema catalana, caramello; crema di marroni!). Erbaceo, con note di tè speziato; punte quasi balsamiche. Con acqua diventa un poco più ‘pulito’.
P: quasi secco, in bocca; tanto tanto malto (fette biscottate, note ‘briosciose’), davvero buono. Cristallino e potente; note di caramello e toffee (ma anche panna cotta) più intense, è dolce ma non stucchevole, dato che comunque restano in evidenza note erbacee che ‘sdrammatizzano’ (eh? comunque, foglie di tè). Si sente che è giovane, ma è proprio buono! Note amarognole verso il finale, e anche un po’ piccantine (tipo tabacco, per intenderci). Emerge ancora una bella nota di castagne e crema di marroni.
F: ancora malto intenso e note dolci e amare a intermittenza; panna cotta, ancora sentori erbacei, ancora crema di castagne. Pepatino; è una suggestione o pare quasi affumicato?
Il premio vinto a Roma è senz’altro il giusto riconoscimento per un single cask di facile beva, che – come dire – restituisce al malto il ruolo che gli spetta; la botte dà un apporto molto interessante, senza farsi mai invadente ma portando note erbacee e amarine che si integrano perfettamente in un profilo dolce davvero delizioso. E’ un whisky semplice, in fin dei conti, ma tutto è intenso, bilanciato e al posto giusto: se per qualcuno può avere un senso, sa proprio di whisky, e a noi il whisky piace. 87/100 è il nostro giudizio (update: dopo qualche tempo, l’ha bevuto il buon Serge, cui però non è piaciuto tanto… ha trovato note metalliche e ‘sulphury’ che noi non abbiamo riscontrato, in ogni caso). Costa circa 130 euro.
Sottofondo musicale consigliato: Robert Wyatt – Shipbuilding.
3 thoughts on “Dailuaine 12 yo (2000/2012, Silver Seal ‘Young’, 56,2%)”
Stica… 130 eurini per un 12 anni?!?
Ci mancava che non fosse buono…
[…] ci propone da qualche tempo malti tolti dalla botte ancora abbondantemente minorenni. Un Dailuaine 12 yo di questa serie aveva sorpreso i giurati del premio romano “whisky e lode” […]
[…] Dailuaine 12 yo (2000/2012, Silver Seal ‘Young’, 56,2%) – 87/100 […]