Il quinto single malt più venduto al mondo è Glenmorangie, e dal 2008 è in costante crescita con la ‘cura Louis Vuitton’ (come Ardbeg, infatti, è di proprietà di LVMH, che ha acquisito la distilleria nel 2004). Due sono le caratteristiche che ci piace sottolineare: in primo luogo, da sempre la distilleria ha avuto un particolare senso per le botti curiose, inaugurando esperimenti al limite del criminoso – si scherza eh – ma soprattutto prestando grande attenzione al legno (ad esempio, Glenmorangie possiede un pezzo di foresta in Kentucky sulle Ozark Mountains). Inoltre, celebri sono i suoi alambicchi slanciati, i più alti di Scozia, che producono uno spirito molto delicato (qualche accurata info la trovate sul sito di Claudio, qui). Oggi assaggiamo il 18 anni, che pur essendo parte normale del core range viene definito sull’etichetta extremely rare: se vi chiedete perché, contattate pure Louis Vuitton. Il colore è dorato.
N: tutto molto intenso, a cominciare da un bel malto biscottoso strutturato e splendidamente ‘highland’, con punte minerali e terra bagnata. Il vero attore di talento, però, è la frutta, sia gialla (pera matura, susina gialla, uva, mele gialle) che tropicale (che intensità! maracuja, ananas). Molto ricco e completato da una sensazione zuccherina di vaniglia, canditi e glassa. Una spruzzata d’agrumi (bergamotto…); fresco ma di grande personalità, con talora buone note di legna calda, al sole.
P: grande coerenza col naso, delicato e morbido ma assai ricco. Si sente alla grande una base bourbon (vaniglia e molto cocco) accompagnata da una frutta sempre nitida (pere e mele, poi arancia e pacchi di ananas intensissimi), che non procede per fiammate ma avvolge il palato. Pare anche cremoso e con note maltate, virando a tratti sull’amarognolo. Buono.
F: medio lungo ma piacevole, molto malto, bello pulito e con inserti di cocco e ananas.
Elegante e gustoso; sembra sempre lì lì per diventare un grandissimo, anche se gli manca quel quid in intensità e complessità, in particolar modo al palato. Ad ogni modo, non ci possiamo certo lamentare: un buon 87/100 è il nostro voto, mentre Serge la pensa così. Disponibile su aquavitae.shop.
Sottofondo musicale consigliato: Daft Punk – Giorgio by Moroder.
5 thoughts on “Glenmorangie 18 yo (2012, OB, 43%)”
Extremely rare potrebbe voler dire anche “molto poco cotto”. In generale, ma ci vorrebbe un linguista, rare non è proprio raro, a me l’han sempre venduta più come “va che roba che abbiamo tirato fuori”
E’ vero significa anche cotto in maniera leggera. Ma potrebbe anche significare fuori dal comune , nel senso di atipico, inusuale.
In ogni caso, come scrive Serge, trattasi di ‘estrema iperbole’…
[…] da note oleose, di un bel malto burroso, anch’esso hallmark della distilleria. Rispetto al 18 anni, perde quella fantastica freschezza zuccherina, ma guadagna quella coltre cerosa così Highland… […]
[…] Glenmorangie 18 yo (2012, OB, 43%) – 87/100 […]