Restiamo nel cuore dello Speyside e assaggiamo un prodotto che generalmente riempie di soddisfazione chi se lo tracanna: parliamo di Aberlour A’bunadh, ovvero uno sherry monster, NAS, a grado pieno, composto solo da botti ex-sherry di primo riempimento. Introdotta quasi dieci anni fa, questa versione di Aberlour è una delle punte di diamante del core range di distilleria, unendo a una qualità costantemente elevata (basta dare un’occhiata alle valutazioni dei vari batch su whiskybase, o su whiskyfun) un prezzo piuttosto contenuto. Assaggiamo il batch #18, uscito nel 2006 e bevuto per la prima volta circa un anno fa, durante un rendez-vous del forum; a proposito, replichiamo?
N: alcol presente ma poco aggressivo. Rispetto ad altri Abunad’h assaggiati di recente questo ci pare un po’ più adulto e che la sua pur confessata gioventù sprofondi in un profilo sherried di prima classe. Sembra di pucciare la faccia nella marmellata di ciliegie, in un tripudio di frutta rossa. Punte bruciacchiate di caramello; uvetta e scorza d’arancia nel cioccolato. Si diceva però di uno sherry bello profondo: caffè, tabacco da sigaro… Insomma, una gran complessità avvolgente.
P: ancora prevale l’impressione di non troppa gioventù. L’attacco è di grande coerenza e di grande intensità: ci sono ancora infatti una ciliegia e una frutta rossa marmellatosa da panico; esce poi alla grande l’arancia, vera sorpresa del palato. Cioccolato e amaretti. Rispetto al naso però, c’è maggior freschezza, con il malto che riesce a emergere, battagliando con lo sherry senza poi fondersi completamente; cosa che rimane forse la pecca maggiore di un palato altrimenti più che decoroso.
F: medio lungo, intenso, malto e frutta rossa che replicano il balletto del palato.
Eccellente, come scritto ci pare più ‘denso’, più corposo ed equilibrato rispetto ad altre versioni; in ogni caso, un whisky senza mezzi termini che sedurrà quanti siano feticisti di uno sherry marcante e aggressivo. 87/100 è la valutazione; anche se c’è discontinuità tra i vari batch, non possiamo non consigliarne un assaggio – una bottiglia che deve sempre essere presente nei cabinet degli appassionati, anche tenendo conto del prezzo: se questa versione, che essendo del 2006 ha col tempo preso un po’ di valore, costa attorno al centinaio d’euro, le nuove release costano la metà, se non addirittura meno.
Sottofondo musicale consigliato: Mastodon – High road, dallo splendido nuovo album Once more around the sun.
2 thoughts on “Aberlour A’bunadh batch #18 (2006, OB, 59,7%)”
Io ho il batch 46 a casa e devo dire che è ottimo ma si scorge forse qualche cosa di giovane.
Sarei proprio curioso di assaggiare uno dei primissimi batch.
[…] Aberlour A’bunadh (2006, OB, batch #18, 59,7%) – 87/100 […]