Non c’è bisogno di presentare Samaroli, vero? Val forse la pena, però, di spendere due parole per l’imbottigliamento che assaggiamo oggi, ovvero il No Age, edizione 2011: si tratta di un vatting di diverse botti di distillerie differenti (ovviamente) di età variabile tra i 10 e i 40 anni, assemblate per ritrovare sapori unici e particolari, in aperta opposizione alla più volte denunciata standardizzazione dei prodotti. Questa è la grande scommessa del Samaroli degli ultimi anni: e siccome (ce lo insegna la storia) Samaroli si rivela sempre essere più avanti degli altri, probabilmente anche in questo caso ci ha azzeccato… Basti pensare ad un progetto simile di grande fortuna, anche commerciale, come la Compass Box di John Glazer. Ad ogni modo, noi, formati alla scuola della filosofia del linguaggio novecentesca, sappiamo che le parole sono approssimazioni inesatte, e dunque non fidandoci del mezzo linguistico preferiamo mettere il naso sul bicchiere e il whisky nello stomaco, e poi valutiamo. Il colore, intanto, è ambrato.
N: grande compattezza, che ti investe poco a poco: bisogna avere pazienza, lasciarsi suggestionare con calma e rispetto. Patina torbosa, quasi vegetale, sentori umidi, di ‘stireria’, e una punta di cera d’api: queste note ‘sporche’, ormai lo sapete, a noi fanno impazzire. La suddetta patina si poggia su una ‘dolcezza’ pronunciata ma elegante, che ricorda melassa, carruba, chinotto, tarte tatin; tè al bergamotto. Fondi di cappuccino zuccherato, una punta di rabarbaro, liquirizia. Frutta in compote, sorpattutto rossa (fragola e mela, perfino mirtillo). Che bellezza.
P: si affaccia gentile sul palato, passa quasi inosservato, ma man mano che la bocca si lascia avvolgere dimostra una grandissima personalità. Anche qui prevalgono le note più ‘da whisky vecchio’: favolose note ‘umide’, di cera d’api, di rabarbaro, zucchero bruciato. Tutto ciò contribuisce a una sensazione di poca dolcezza, senza però scadere nell’amaro vero e proprio: un sapore sospeso, in splendido equilibrio. Frutta cotta (mele e prugne); anche marmellata di fragola. Liquirizia e caffè.
F: medio-lungo ma molto intenso, replica il palato con grande coerenza, in un fade graduato e piacevolissimo, di grande eleganza.
Che dire? Una splendida certezza. Samaroli ci convince appieno con questo imbottigliamento, che nasconde dietro di sé tutti i misteri dell’arte del blending. Alcune caratteristiche di questo No Age sono tipiche di whisky molto invecchiati, ma riscontriamo anche segnali di distillati giovani, magari assuefatti a botti molto aggressive: insomma, i legni si sentono (qualcuno direbbe, storcendo il nasino, che è un whisky costruito: e in effetti sì, è proprio il senso dell’operazione, quindi rimettete pure dritto quel nasino), ma la cosa non ci disturba affatto, anzi! Stupisce poi l’assenza di fiammate di sapore, ma una pacata compostezza, piena però di intensità. Basta parole, largo ai numeri: 91/100, a presto.
Sottofondo musicale consigliato: Herbert von Karajan dirige la Filarmonica di Berlino nella Sinfonia n.3 di Brahms, op.90 – III. Poco allegretto. Sì, ce la meniamo.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=ERF45KiPOwI?rel=0]
5 thoughts on “Samaroli ‘No Age’ (cuvée 2011, 45%)”
Interessante, mi piacerebbe assaggiarlo, speriamo ci sia al MWF 2014 anche perché 180 euro di bottiglia è un buon deterrente
Ciao, se il no age ci fosse al MWF lo riassaggeremmo volentieri pure noi. Sicuramente porteranno l’Evolution, che è il nuovo blended di fascia alta, in sostituzione del no age. A presto…
Evolution, me lo segno.
Ci si vede sabato per allappacchiarci le papille gustative.
[…] a quanto visto finora: si tratta del blended di fascia alta, d’eccellenza, come i NoAge di Samaroli o le creazioni di Compass Box: anche questa è una precisa scelta, che privilegia un […]
[…] Samaroli ‘No Age’ (cuvée 2011, 45%) – 91/100 […]