Come sapete, è molto difficile trovare Lagavulin indipendenti: questo perché la distilleria concede pochissime botti all’esterno, conscia della forza del proprio blasone; e quelle che concede non possono essere imbottigliate a marchio ‘Lagavulin’. Tra oggi e lunedì, però, noi proveremo a confrontare due ‘quasi-Lagavulin’, ovvero due imbottigliamenti senza distilleria dichiarata ma che – rumors dicono – dovrebbero essere proprio della distilleria più elegante di Islay. Iniziamo con un Ileach, un NAS indipendente che si trova, volendolo cercare, tutto sommato a poco prezzo (intorno ai 20 euri).
N: sarà che è a 40%, sarà che la bottiglia è aperta da un po’… ma è sicuramente molto aperto e annusabile. Pare avere una doppia anima: c’è innanzitutto un aspetto ruffiano, dolcione (con massiccio caramello; candy alla liquirizia; zucchero bruciato, frutta cotta mista), ma anche note quasi ‘off’, di arancia macerata, di umidità, di formaggio… Torbato, d’una torba minerale (lana bagnata) e marina (acqua di mare). Ha anche qualche nota medicinale, tipo dentista, e qualche puntina mentolata.
P: il corpo è deboluccio e l’effetto è di tre componenti (dolce, marino, fumigato) slegate, presenti ma non integrate: tra le tre pare stagliarsi con più costanza la dolcezza, ancora caramellata e agrumata; e però sfocia nell’opposto, in un legno eccessivo, di troppa liquirizia (che a intuito pare essere risultante dall’effetto di qualche botte ex-sherry). Una nota d’inchiostro, crescente. Ancora molto torbato, acre e morbido.
F: parte sulla forte dolcezza, che però improvvisamente fugge di fronte a una torba gommosa, acre (gomma bruciata); un senso di amaro ancora da inchiostro.
Potrebbe essere Lagavulin, sì; ciò non toglie che questo imbottigliamento abbia dei difetti, soprattutto tra palato e finale. Si tratta di una torba ruffianona, di un Islay ‘da introduzione’, che più facilmente sedurrà chi si avvicina al whisky e meno chi ci sguazza da più tempo: c’è tutto quel che dovrebbe, ma resta slegato, le anime lottano tra loro senza dare l’impressione d’armonia. Comunque, dato il prezzo, a nostro gusto è senz’altro meglio di altre cose in commercio più o meno alla stessa cifra (leggi: Laphroaig 10). 78/100 è il numero.
Sottofondo musicale consigliato: Antonello Venditti – Il compleanno di Cristina.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z-B1CEHYYEg?rel=0]
2 thoughts on “Ileach (2013, 40%)”
[…] ← Precedenti […]
[…] Ileach (2013, 40%) – 78/100 […]