Stavamo abbozzando un’introduzione a una delle versioni ufficiali più celebri della storia recente di Laphroaig, ‘Quarter Cask’; quando abbiamo trovato questo link, che chiude la questione meglio di quanto ogni nostra più ambiziosa stringa sintattica sarebbe mai riuscita a fare. Per i pigri, un’introduzione brutalmente semplice: quarter cask vuol dire botte piccola, che vuol dire più legno per meno distillato, che vuol dire maturazione rapida, che vuol dire tanto sapore più in fretta. Si tenga conto che, pur essendo tecnicamente un NAS, si tratta circa di un 6 o 7 anni maturato in botti ex-bourbon e finito per qualche mese in QC. C’avete capito qualcosa? No? L’avevamo detto che non dovevate essere pigri, ma voi no, no, continuamente no.
N: subito impattiamo su una muraglia di torba Laphroaig, qui tutta acre e con caratteri di gomma bruciata, un po’ di smog, diesel… Cuoio, anche. Poi, certo note di “garza” le trovi solo nei Laffy; note marine (brezza, spuma marina), ma solo a tratti. Un Laphroaig abbastanza tipico, dove si nota tanta gioventù nervosa, e dopo un po’ ecco anche quel ‘rinforzino’ di legno delle botti piccole… Limone prepotente, poi cedro in quantità; bello fruttato, a suo modo, con anche una spruzzata di menta fresca… Pericolosamente tendente al Mojito! Zucchero liquido: la ‘dolcezza’ cresce tanto con il tempo, facendosi quasi caramellosa e calda. Liquirizia.
P: decisamente ruffiano e, per dirla con le parole del filosofo, bello “puttanone”. Una coltre di liquirizia e caramello sotto un’altra coltre di legno veramente eccessiva, di fianco a una coltre di armadietto delle medicine e torba marittima, salata. Il tutto certo non pecca in intensità, ma francamente parepoco armonioso e non perfettamente legato. Ancora note giovani e canditose.
F: legno bruciato, cola e liquirizia.
Comprendiamo l’operazione: Laphroaig ha uno stile particolare, come si sa, aggressivo, non è un gusto ‘per tutti’; ma se hai quel gene lì (quale gene? ma di che state parlando? facili, ma ne fate una questione genetica?) che te lo fa apprezzare, e non conosci ancora il mondo di Laphroaig, di certo questo Quarter Cask ti lascerà folgorato e ti farà impazzire. Un perfetto Laphroaig entry-level, dunque (costa circa 40 euro qui), che alla lunga rischia forse di stufare un pochino. 81/100.
Sottofondo musicale consigliato: Verdena – Valvonauta.
4 thoughts on “Laphroaig ‘Quarter Cask’ (2014, OB, 48%)”
Altra canzone (bellissima tra l’altro) azzeccata con il distillato di islay. Bravi.
Concordo con il fatto che potrebbe stufare, ma se hai bisogno di torba, la torba Laphy, bhe c’è poco da fare, 30 euro spesi bene. Ciao ciofani
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