Strathmill è distilleria dal nome evocativo, dato che significa “il mulino nella lunga valle”; la maggior parte del whisky lì prodotto finisce in blended (J&B, ad esempio), dato che non c’è un core range ufficiale ma solo qualche episodico imbottigliamento. Per questo, e la cosa vale per tante altre delle distillerie meno conosciute di Scozia, bisogna rivolgersi agli imbottigliatori indipendenti per accedere al segreto degli aromi tipici di Strathmill – nostra fortuna è l’avere un sample di questo ventiseienne selezionato da Valinch & Mallet, e siccome la fortuna bisogna coglierla quando c’è, beh, beviamo.
N: molto accogliente ma delicato, quasi timido. C’è un malto molto evidente e insistente (mollica di pane, panini al latte), impastato con note di fiori freschi, profumati e odorosi. Ci sono poi suggestioni di una ‘dolcezza’ molto trattenuta, tra un velo di marzapane e una frutta dolce fine (albicocca, pesche succose). Note di fiori d’arancio; sulle prime trovavamo note di limone che però pian piano vanno limandosi.
P: l’alcol è inesistente. Molto pulito e ‘vegetale’, erbaceo, e se al naso l’avevamo solo intuito, qui il profilo si fa ancora più stile-Lowland. Si accentua quella nota floreale (fiori recisi), ancora unita ad una maltosità fatta di pane. Per il resto, non esibisce arroganti spalle larghe, preferendo una dolcezza gentile gentile fatta di frutta gialla e un che di tropicale (qualcuno ha detto Glenlivet? sì, lo ricorda, anche se ‘attutito’). Nota leggera agrumata acerba, a completare un palato che si richiude…
F: …con grande pulizia al finale, ancora su erbaceo maltoso floreale e pane. Malto dominante pulitissimo.
L’abbiamo scritto sopra: è un whisky maturo in pieno stile Lowlands, esibisce alla grande tante sfumature dell’unico ingrediente del whisky, il cereale; ha note floreali ed erbacee davvero piacevoli – ovviamente, dovete apprezzare questo tipo di profilo, che sempre più è difficile da trovare in questi tempi dominati da legni aggressivi. 87/100, grazie a Davide e Fabio per il campione. Ah, non avevamo mai assaggiato uno Strathmill sul sito, era una delle (ormai poche) distillerie mancanti; segniamo una tacca sul fucile e andiamo verso la prossima preda.
Sottofondo musicale consigliato: Palace music – West Palm Beach, canzone bellissima!, è Bonnie Prince Billy, per chi non lo sapesse.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=3f5IuJu7nio]
One thought on “Strathmill 26 yo (1988/2014, Valinch & Mallet, 50%)”
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