Torniamo nelle cantine di Whiskyclub Italia, ambizioso progetto che in questi mesi sta finalmente iniziando a mostrare le prime strade che la passione per il whisky potrà percorrere da qui al futuro: esperienze sensoriali con il cibo, non semplici abbinamenti; il primo corso professionalizzante per la degustazione di whisky ‘indipendente’, privo del cappello della multinazionale di turno e tenuto da professionisti di indiscusso valore; la miscelazione di fascia alta, collaborando con uno dei locali più importanti di Milano, lo speakeasy 1930 – seguiamo quest’ultimo progetto particolarmente da vicino, un po’ perché nel nostro piccolo e in parallelo abbiamo iniziato a scoprire le gioie del whisky usato per la miscelazione (e no, non è una bestemmia, basta saperlo fare bene – chiedete a chi è venuto alla degustazione di venerdì scorso all’Harp Pub!), un po’ perché nelle prossime settimane inizieremo a presentare qui sul sito alcune ‘ricette’ di cocktail a base whisky fatte da barman nostri amici, e inaugureremo il progetto proprio con un’intervista doppia a Marco Russo, uno dei soci del MAG/1930, e Marco Maltagliati di Whiskyclub.it. Ma insomma, questo sarà il futuro; per adesso, dedichiamoci all’Arran che abbiamo nel bicchiere, ché scalpita e non vorremmo farlo attendere.
N: un po’ l’alcol si fa sentire, ma all’interno di un profilo di whisky molto pieno, profondamente carico, in evoluzione. Si nota subito una punta agrumata fresca e insistente (arancia succosa), seguita a ruota da una suggestione fruttata, prima di mela gialla, che poi si trasforma in qualcosa di più: diventa infatti piacevolmente tropicale, con note di kiwi maturo – assieme al progressivo emergere di note burrose di pastafrolla ricorda proprio il profumo dei pasticcini con crema e kiwi. Pasta di mandorle, in crescita.
P: inizia con un’ode al malto, bello croccante e saporito, di una dolcezza venata di note erbacee e vegetali, quasi amare… Poi però accade che ti sorprende, ed è una sorpresa magnifica: esplode, letteralmente, la frutta tropicale, con note inedite e raramente così nitide di maracuja, poi kiwi e ananas; ancora è giocato sulla dicotomia dolce/acido, e torna l’arancia succosa. E altra frutta: mela gialla, albicocca… assieme a un poco di vaniglia e una frutta secca tostata.
F: peel di frutta secca (sì, l’abbiamo scritto davvero), burro; frutta gialla intensa; pulito, di media durata. Cioccolato bianco.
Eccellente, rivela un lato fruttato tropicale che solo di rado abbiamo scoperto negli Arran: qui invece l’intensità è spaventosa, e il bello è che riesce a mantenere viva anche al palato la cerealosa maltosio che al naso sembrava predominante. Insomma, un ottimo esemplare di Arran in bourbon: 87/100, complimenti ai ragazzi del club!
Sottofondo musicale consigliato: Joan Thiele – Hotline Bling, cover eccellente del successo di Drake.
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2 thoughts on “Arran 12 yo (2001/2014, Whiskyclub.it, 55,4%)”
[…] Prendi il cocktail basato sull’Arran di Whiskyclub, un ex-bourbon first fill con note evidenti di vaniglia: sembrava una caramella. Incredibilmente […]
[…] Arran 12 yo (2001/2014, Whiskyclub.it, 55,4%) – 87/100 […]