Abbiamo iniziato l’opera, pare brutto lasciarla in sospeso: dopo il Bruichladdich in bourbon, selezionato dal Milano Whisky Festival tramite Whiskybroker, assaggiamo oggi il fratello maggiore, un 11 anni ex-sherry imbottigliato al grado ridotto di 46%. Siccome non esistono immagini in rete di queste bottiglie (ci sentiamo anzi di suggerire ad Andrea e Giuseppe di rimpinguare coi loro imbottigliamenti, ormai tanti e prestigiosi, il database di whiskybase, perché le informazioni sulle loro bottiglie restino disponibili anche a distanza di tempo: il bello dei cataloghi è che sostituiscono la memoria per chi ne è privo come noi!), ‘rubiamo’ la foto dell’etichetta all’amico Giorgio di uischi.it.

N: molto aperto ed espressivo. La botte di sherry è inconfondibile perché ha dato quelle tipiche note di cuoio, liquirizia, carruba, cioccolato ed erbe (ricorda quasi certi bitter)… Leggermente sulfureo, ma in modo positivo: arancia molto matura. Frutta cotta mista (prugne e mele). A dispetto dei descrittori, però, si presenta come molto fresco, pimpante, con anche venature di frutta fresca (fragolina?) e un malto ben cerealoso (fette biscottate?). Qui e là ci sembra di sentire un che di burroso e tostato (arachidi tostate: suggestione che forse dà conto anche di una certa salinità isolana, tipica di Bruichladdich).
P: la prima, folle immagine che ci folgora è di bacon innaffiato di sciroppo d’acero! Terminata questa reverie, rinsaviamo e riconosciamo tanta tanta liquirizia, cuoio ancora, arancia rossa succosa; in contemporanea, una dolcezza appiccicosa, molto grassa, come di zucchero di canna, di toffee e ancora frutta cotta (pesche ed albicocche quasi andate, molto mature). Un fil di fumo qui innegabile.
F: un guizzo maltato e sulfureo (cerini), su un tappeto di zucchero di canna.
Decisamente buono, privo di veri difetti, ha note sottilmente sulfuree al naso che donano profondità e complessità (sapete che ci piacciono i nasi ‘sporchi’) ad un profilo che invece, al palato, presenta una dolcezza pesante, greve, che non riesce però a zittire la mineralità torbosa del distillato. Mentre lo assaggiavamo, ci veniva in mente uno Springbank un po’ più pulito; questo già pare un complimento, e probabilmente tra i due imbottigliamenti del MWF 2015 ci orienteremmo su questo, che ci convince appena un poco di più. 86/100: trovateci un 10 anni così composito e… lo assaggeremo. Bravi, come sempre, Andrea e Giuseppe!
Sottofondo musicale consigliato: Smoke city – Underwater Love.
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[…] Bruichladdich 11 yo (2003/2015, Milano Whisky Festival, 46%) – 86/100 […]