Dopo il celebre 7 anni di Giovinetti, l’import italiano è passato a Maxxium, azienda che è subentrata a livello globale per la distribuzione di Macallan; nei primi anni del 2000 il 7 yo reso celebre dalla qualità, prima che dalle note pubblicità, è stato sostituito da un omologo con etichetta diversa e, bello grosso sotto il 7, la scritta “Maxxium Import”. Quasi come il Giovinetti insomma, ma dopo.
N: la prima nota che colpisce le narici è – purtroppo – di un alcol poco integrato, anzi proprio di solvente. Tutto è giocato su note ‘pesanti’ e appiccicose di frutta cotta (prugne), uvetta, tamarindo (l’avete mai assaggiato? no? fatelo!). Marmellata di more, anche un poco di arancia. Un che di tabacco da pipa, greve. Intendiamoci, i descrittori di per sé sono gradevoli, ma nel complesso questo whisky non sembra del tutto ‘centrato’… Un che di vagamente metallico e sulfureo chiude questo naso.
P: al di là di una nota alcolica che resta inutilmente presente a dispetto della bassa gradazione, non è certo tra i Macallan più espressivi: tra una caramella alla violetta, un po’ di marmellata di fragola, un tamarindo e una buccia d’agrume… si consuma un episodio dimenticabile nella grande storia di questo imbottigliamento. Ancora emersioni sulfuree.
F: ancora marmellata di fragola e tamarindo. Di media durata.
Se trovate un 7 anni che riposa dimenticato su uno scaffale, compratelo: che sia Giovinetti o sia Maxxium, il valore collezionistico è analogo e alto per entrambi. Di certo, non il valore qualitativo: 73/100 è il nostro giudizio, avanti un altro, e in fretta.
Sottofondo musicale consigliato: Vasco Rossi – Vado al Maxxium.
2 thoughts on “Macallan 7 yo ‘Maxxium’ (inizio anni 2000, OB, 40%)”
[…] Macallan 7 yo ‘Maxxium’ (inizio anni 2000, OB, 40%) – 73/100 […]
[…] Talisker 1947/1982 Gordon&Macphail, Linkwood 1946/1986 Sestante, Macallan 7 anni Giovinetti e Maxxxium, Macallan 18 anni 1971, Macallan 12 yo Giovinetti, Mortlach 1984/1996 Wilson&Morgan, Mortlach […]