Il “Calendario Avventato” al giorno n.3 ci regala Puni Nova, una creazione della distilleria altoatesina invecchiata 3 in anni in botti di quercia europea e americana. L’avevamo già recensito qui e siamo contenti di constatare una certa coerenza con le note alla cieca. La sua identità ci è stata rivelata solo stamattina, pochi istanti prima di pubblicare questo post. Abbiate pietà di noi.
Whisky #3
Un naso aperto e aromatico, con pera candita, giovane, purea di mele, note tra lo zucchero bianco e una certa cremosità. Molto zuccherino, con anche un leggero sentore balsamico di pino mugo. Poi c’è un agrume astratto (cedro, limone) e a tratti troviamo un piccolo schermo minerale. Al palato appare un po’ watery in ingresso, e poi è tutto di cereale, di pera, con zucchero bianco. Ha però ancora una venatura minerale, con erba fresca e un senso che non sapremmo definire se non con “pioggia”. Aghi di pino, con una dimensione balsamico/mentolata un po’ buttata lì. Il finale è molto pulito, leggermente mentolato, tutto incentrato sull’orzo.
Un whisky molto semplice, con un corpo poco avvolgente, privo di una qualsiasi esplosività: non ha però difetti veri e propri, a parte quella nota mentolata rinfrescante ma un po’ slegata, e non possiamo sparacchiare meno di 81/100. Da un 3 anni non si può pretendere molto di più, signori.