È di pochi giorni fa l’annuncio ufficiale dell’annullamento del Roma Whisky Festival: era una formalità ormai, vista la situazione, ma ci è piaciuto illuderci fino all’ultimo. Ad ogni modo, siccome siamo gente temeraria, la scorsa notte abbiamo evitato la quarantena, eluso la sorveglianza e siamo andati fino a casa di Pino Perrone a Roma per sottrargli una preziosa bottiglia di Ardmore 10 anni, ex-sherry Fino puncheon, imbottigliato apposta per la IX edizione del Roma Whisky Festival. Pino non si è accorto di nulla, le autorità neppure, bene così: ce la beviamo subito. PS: era una fake news, non ci siamo mossi di casa, prima che qualcuno che si crede più intelligente degli altri incominci a rompere le balle. La foto in alto, però, quella sì, l’abbiamo rubata a Pino e al suo profilo instagram.
N: che splendido lerciume, con quel dedalo di sensazioni estreme che vanno dal metallo pesante (rame, ottone, Slayer…) al formaggio. Un formaggio a pasta semidura e molto grasso, tipo una Fontina o una toma alle erbe. Sì, perché poi balenano del timo bruciacchiato e della menta secca. L’affumicatura è evidente e tende alla cenere. Spunta poi un lato minerale che ricorda la salamoia di olive. Curioso, si direbbe quasi un whisky costiero. Gomma (non bruciata, proprio sudata) e col tempo sempre più erbaceo e meno sporco. Contundente ma convincente.
P: molto più torbato che al naso. C’è proprio un tappeto di cenere e ancora di erbe bruciate, fuliggine spessa. La frutta si limita a una sensazione citrica di limone astratto, quasi gazzosa. Torna, ma meno prepotente, un che di formaggio. Il palato rimane dominato dalla salamoia e dal grasso. Eccezionale la mancanza di impatto alcolico.
F: molto salato e oleoso, con la torba che assume le fattezze del catrame e del timo bruciato.
Di un whisky così, con tante note “off” e un profilo acuminato, si dice spesso che è divisivo. Questo è addirittura settario, nel senso che proprio o lo idolatri o ne chiedi la radiazione dall’albo dei malti. È estremo, difficile, talmente ricco di personalità che ti viene subito da paragonarlo al suo istrionico e geniale deus ex machina, il Professor Pino Perrone. Noi che in un whisky apprezziamo la sfacciata mancanza di compromessi, non possiamo che iscriverci al suo fan club: grasso, sale e sporcizia affumicata. Don’t stop us now. 87/100. Siccome si può trovare anche senza andare a rubare in casa di Pino, ecco il link di vendita.
Sottofondo musicale consigliato: Oranssi Pazuzu – Uusi teknokratia.
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One thought on “Ardmore 10 yo (2009/2020, Roma Whisky Festival, 57,1%)”
[…] Ardmore 10 yo (2009/2020, Roma Whisky Festival, 57,1%) – 87/100 […]