Da qualche tempo Berry Bros & Rudd, prestigioso mercante di vini e distillati londinese, è presente anche in Italia con le sue selezioni indipendenti di whisky, grazie al provvido intervento / che operò quel sacramento di Pallini, importatore romano. Dopo l’ottimo Blended Malt in sherry della scorsa settimana, spostiamoci su Islay: assaggiamo infatti un single cask ex-sherry di Bunnahabhain di 15 anni, distillato nel 2003 e imbottigliato l’anno prima dell’apocalisse Zombie che stiamo vivendo. Amanti della cabala, volete sapere il numero del barile: #4002, non ringraziateci, giocatevi tutte le combinazioni al lotto e vedrete che diventerete ricchi. Garantito.
N: attacco un po’ acetico, poi si va sul mare, tra iodio, brezza frizzante e un che di fiori costieri. C’è un’eco di torbatura lieve e lontana, come di cuoio conciato e carne affumicata, ma in un’altra stanza. Molto scattante, grazie a note acide molto spiccate, che girano intorno al limone e lo yogurt: yogurt agli agrumi o Ritter allo yogurt, decidete voi in base alla vostra infanzia. Col tempo – e questo è strano considerato che parliamo di un 15 anni – ecco i canditi del panettone. Quelli arancioni, per i più precisini.
P: la sensazione è di un palato ampio ma poco incisivo, come un lenzuolo. C’è una dolcezza che al naso non avremmo previsto, tra cioccolato al latte e un miele non particolarmente zuccherino; c’è ancora una certa acidità (arancia/albicocca acerba) e ci sono soprattutto le spezie del legno, che sconfinano nella noce. Manca un po’ il malto e un po’ la parte minerale. Liquirizia salata.
F: frutta secca, non brevissimo, cioccolato fondente e noce. Scorza di arancia coperta di sale, tipo tequila bum bum.
Curioso come riesca ad essere al contempo vecchio e bambino, legno e candito, un Benjamin Button de noantri. Ha bisogno di un po’ di tempo per uscire nella sua completezza di Islay in sherry, perché la botte tende a prendersi tutta la scena relegando nelle retrovie l’anima costiera di Bunna – anima che però col tempo impara a farsi valere e fa da contraltare alle spezie del legno. Finale la cosa migliore, lungo e soddisfacente. 85/100. Disponibile su Whiskyitaly.
Sottofondo musicale consigliato: Paul Simon – Gumboots.
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