Glen Elgin, Glen Elgin, quante volte ti abbiamo visto sulla cartina e ci siamo detti: “Ma anche no”? Stolti e bifolchi noi, a sottovalutare così una delle distillerie Diageo meno conosciute e con uno stile del tutto particolare. Ma oggi che siamo adulti e maturi possiamo tornare sui nostri passi e riparare una delle tante falle nella nostra nave di recensioni: assaggiare il 12 anni ufficiale, l’unico imbottigliamento base di una distilleria che sta invece regalando emozioni con i barili selezionati dagli indipendenti. Siamo curiosi.

N: molto aperto e piacevole, con accoglienti note mielose e fruttate, che seducono alludendo a una complessità che proprio non è da entry-level. Partiamo da note di mela e frutta gialla (pesca e pera ‘verde’; in generale, un senso di “macedonia polimerizzata” con del melone); accanto c’è anche un che di agrumato: siccome è bello dolcino, diciamo ‘biscotto al limone’ (le Tenerezze Mulino Bianco) e i pasticcini al mandarino, dato che l’agrume vira all’arancione. Malto, vaniglia e un bel po’ di miele. Col tempo spunta una bella sensazione floreale e “umida”, come di petali bagnati. Dimenticavamo un dettaglio: il legno. Che è fragrante, appena spaccato, e con note quasi fresche e mentolate.
P: onestamente, l’attacco è un po’ più banale rispetto al naso, anche se nel complesso è piuttosto coerente. Una sagomata di miele, vaniglia ancora, poi c’è la componente fruttata, che replica i sentori del naso davvero piacevole (forse frutta meno “processata”, mele a cubetti e pesca). Un senso di tuberosità inatteso – saranno i worm tubs? Sia quel che sia, intendiamoci: è buono, solo un po’ più ‘piccante’ e leggermente amarino andando al finale: fette biscottate all’arancia? Esistono? Compare un senso di cereale tostato ma il legno sparisce…
F: …per rifare capolino in un finale piuttosto lungo, mieloso (ma di miele non dolce), con un ricordo della parte bruciacchiata della creme brulée. Arancia amara.
Naso da 87, palato da 83, finale da 85. Dopo un elaborato sistema di calcolo che abbiamo appreso durante il nostro cursus studiorum, eccoci ad aver calcolato la media: 85/100. Un 12 anni dello Speyside non ortodosso, dove certe spigolosità produttive cercate e saggiamente mantenute conferiscono un carattere particolare al whisky. Non brilla per equilibrio, con quel palato che improvvisamente prende la via dell’amarognolo dopo tanta frutta dolce, ma di sicuro non svanisce e rimane nella memoria. Il che – come ci insegna Foscolo – non è forse quello a cui tendiamo tutti? In vendita online, tra gli altri, su Aquavitae.
Sottofondo musicale consigliato: Be alright – The Dandy Warhols
One thought on “Glen Elgin 12 yo (2020, OB, 43%)”
[…] Glen Elgin 12 yo (2020, OB, 43%) – 85/100 […]