Torniamo a visitare le cantine di Hepburn’s Choice, marchio della prestigiosa galassia Hunter Laing, per gettarci a capofitto su un Dailuaine di 9 anni – Dailuaine è una delle più interessanti distillerie ‘di seconda fascia’ del portfolio di Diageo, relegata al ruolo di gregaria ma con un whisky di grande personalità, tant’è che piace a molti appassionati anche piuttosto esperti (corre voce che sia una delle distillerie preferite di Max Righi, ad esempio). Vediamo come si comporta questo imbottigliamento invecchiato in una botte ex-vino: nello specifico, abbiamo di fronte un Refill Red wine barrel distillato nel 2009 che ha portato a 299 bottiglie. Il colore è l’amato ramato.

N: stecche di cannella aprono un naso secco e asciutto, ma non scuro. Se ci si torna un po’, rivela fragoline di bosco, uvetta macerata, biscotti allo zenzero, insomma, uno strudel non dolcissimo. Scorza d’arancia e forse un’acidità da vino barricato, o forse aceto di mele.

P: qui il vino si sente, eccome. Se il naso poteva sembrare una strana, elegante botte di sherry, qui si sente che l’astringenza e la tannicità del vino rosso. Bucce di mela rossa, vinacce, arancia amara (buccia e succo), bacche di goji e noce. Spezie decise: anice stellato, chiodi di garofano, ancora cannella. Segue un’astringenza un po’ aggressiva, per la verità, con tannini e spezie ancora più intense.

F: torna a migliorare, scompare l’astringenza e si resta a ballare davanti al fuoco tra le spezie, pasta frolla bruciata e arancia rossa.

Giudizio: deve piacere il genere. Il naso è interessante e ricco, non comune, mentre al palato la prevalente sensazione è quella derivata dalla botte ex vino rosso, con tannini annessi. Si ferma ben prima dell’essere spiacevole, e ha il pregio di riprendersi nel finale, ma si ferma ben prima dell’assurgere a vera gloria. Una medietà che non ci dispiace: 83/100.

Sottofondo musicale consigliato: Kraftwerk – Pocket Calculator.