Scusaci Sandro, interveniamo da Milano, dove sono scesi in campo quattro nuovi imbottigliamenti della squadra WhiskyFacile. Il primo a uscire dagli spogliatoi è un Balblair, a cui siamo particolarmente legati per motivi affettivi. Balblair è infatti una delle prime distillerie che i fondatori di questo blogghettino hanno visitato nell’ormai lontanissimo 2013, durante il loro primo viaggio in Scozia.
Con la sua struttura rustica ma elegante, con i suoi alambicchi tozzi e ‘tondi’, Balblair ci ha conquistato: e ricordiamo nitidamente la sorpresa nell’assaggiare alcuni dram direttamente dalla botte. Rarissimo da trovare nei listini dei broker, è stata dunque un’imperdibile coincidenza scovarne, dieci anni dopo, un refill Bourbon Barrel, distillato poche settimane dopo la nostra visita, nei magazzini dell’imbottigliatore indipendente A.D. Rattray. Dal barile #1933 sono state riempite 225 bottiglie, a grado pieno e senza filtrazione. Il colore è paglierino.
N: si apre pulitissimo e croccante, particolarmente frizzantino. La prima sensazione è una frutta gialla scattante, mela golden appena sbucciata, parecchio pompelmo. La frutta rimane comunque “magra”, acuta, lasciando il palcoscenico alle note cerealose, qui nella loro versione più tagliente: il fiero carattere Highlander è evidente, con le screziature di gesso, minerali e burro che fanno capolino qui e là. L’alta gradazione non dà fastidio, ma con due gocce d’acqua si apre anche una dimensione più legata alla pasticceria: pasta sfoglia alle mele con crema pasticcera.
P: anche qui il DNA del whisky nordico delle brughiere si fa sentire. Così come si fa sentire il “corpo” del distillato. L’alto grado amplifica le note citriche (limone, pompelmo) e quelle dolci, ma non lo rende meno bevibile. Anzi, risulta pericolosamente amichevole. Una splendida nota di pasta di mandorla e dolcetti mediorientali arriva nel secondo palato, con di nuovo olio essenziale di limone e una pimpante piccantezza di spezie del legno. Anche sale, qui e là, con una golosa sensazione di cioccolato e caffelatte…
F: …che si prolunga in un finale eccezionalmente pulito e asciutto, che “chiama” un secondo sorso.
Non un semplice “whisky che sa di whisky”, cosa che peraltro ci piace sempre, ma qualcosa di più. Un cavallo selvatico figlio di uno stile tipicamente Highlander, fatto di cereali e mineralità, frutta e stile “diritto”. Un inno alla pulizia e a quel comandamento che troppo spesso ci si dimentica: il malto regna sovrano. Balblair è disponibile per l’acquisto sul nostro shop.
Sottofondo musicale consigliato: Motörhead – Stay clean
