Ora che è maggiorenne, si può finalmente bere. Oddio, non che nelle 17 edizioni precedenti ci siamo mai trattenuti dal farlo, eh. Comunque, sabato inizia il Milano Whisky Festival, arrivato alla sua 18esima releases, e noi non vediamo l’ora.
Prima le info importanti, cioè orari e indirizzo, che poi vi presentate ancora al Marriot col bicchiere in mano e chiamano la forza pubblica per farvi sgombrare: appuntamento a Palazzo delle Stelline (corso Magenta, 61) sabato, domenica e lunedì. Sabato dalle 13 alle 22, domenica dalle 13 alle 21, lunedì dalle 11 alle 19. Il meccanismo lo sapete: biglietto online, poi sul posto via di gettoni e chi più ne versa più ne beve.
Per darvi un’idea del Bengodi che ci aspetta, ci saranno 350 marchi per circa tremila referenze, una quarantina di masterclass, 4 distillerie italiane di whisky e… 4 splendidi Facili sparsi per le altrettanto splendide sale delle Stelline (solo 4 perché il nostro crucco preferito, Davide, è appena diventato papà: congratulazioni a lui e a Iwona e benvenuto a Fryderyk).
Ora, siccome siamo diventati dei pesi massimi nel mondo del whisky – e questo è senza dubbio merito del physique du rol di Zuc e Corrado -, quest’anno facciamo le cose in grande e siamo qui a snocciolarvi tutto ma proprio tutto quel che ci vedrà protagonisti al Festival.
Innanzitutto avremo il nostro umile ma confortevole banchetto (Sala Leonardo), dove vi aspettiamo per farvi assaggiare le nuove releases della “Black cat series”: il pimpante Balblair, l’affascinante Ardlair (Ardmore non torbato), il sorprendente Ruadh Mhor dalla Glenturret distillery e il totale Williamson, che poi è un Laphroaig. Senza dimenticare i cari vecchi Caol Ila in botti STR e il Bimber affinato in PX. Insomma, non è che si muoia di sete dalle nostre parti, quindi venite gente a sentirci blaterare e a vederci versare.
Però quest’anno come detto siamo uni e trini e come sempre saremo anche al banchetto di Beija-Flor, importatore di infiniti marchi di whisky, per fare quel che ci riesce meglio. Bere, ovviamente. Ma anche servire i nostri famosi terzetti di degustazione, con malti selezionati dal grasso portafoglio brand dell’importatore. Come sempre, vige la cara e vecchia formula della scontistica modello Wanna Marchi. Qui sotto trovate la vastissima scelta, ce n’è davvero per tutti i gusti, roba nuova e roba vecchia, comunque robbbabbbuona.
Dulcis in fundo, debutteremo anche nelle vesti a noi più consone, quelle di maestrini del cazzo. Scusate, ma è il termine tecnico. Ci prenderemo infatti cura di chiunque volesse muovere i primi passi nel mondo del re dei distillati con le degustazioni di Introduzione al mondo del whisky. Incontri brevi, di 20/25 minuti, in cui proveremo a darvi una prima bussola rudimentale per orientarvi nell’oceano del whisky: tre assaggi, tre profili aromatici diversi e tre appuntamenti ogni giorno: alle 13.15, alle 16 e alle 19. Qui potete trovare i biglietti, poi ci si vede in Sala Leonardo al nostro stand per la registrazione.
Ci sembra di aver detto tutto… ma ci sembra male! Mancano i consigli facili per le masterclass da non perdere al Festival. Impossibile essere esaustivi, ma ne scegliamo cinque: quella di Yamazaki e Hakushu con due 18 anni da sogno (sabato alle 17), quella di Adelphi e Ardnamurchan con un Miltonduff 40 anni che si preannuncia epico (domenica alle 15.30), quella di Lost Dram dal titolo “Generazione y, I bravi ragazzi di una volta” (domenica, ore 17.30), quella Old & Rare con gli imbottigliamenti di Max Righi (sabato alle 20) e infine quella di Colors of rum (sabato, ore 17) con dei rum davvero spaziali.
Venite con la sete, venite numerosi, venite Facili.
