[Il festival è finito, ma la sorpresa è che adesso ci aspetta pure una polemica infinita capace di ridurre all’alcolismo anche un salmone selvaggio. Zucchetti ha l’antidoto per voi.]
È inevitabile per ragioni statistiche. Si chiama teorema della scimmia instancabile: una scimmia che picchiettasse a caso all’infinito sulla tastiera prima o poi comporrebbe la Divina Commedia. Ecco, vale anche per il festival: fai salire sul palco cantanti a caso e prima o poi salterà fuori qualche canzone piacevole. Un Rino Gaetano, un Elio e le Storie tese, un Max Gazzè. Quando accade (e ovviamente non vincono mai…), gioia e tripudio. Come quelli che accompagnano questo single pot still irlandese, così atipico da far gridare al miracolo più di Pippo Baudo senza parrucchino. Il naso è paradisiaco. Sul serio, c’è un’intensità così vivida di profumi da sbalordire. Succo multifrutta, tanto tropicale (guava, cocco essiccato, mango) e marmellata di pesca. Ma non si ferma qui. Ci sono olio essenziale di arancia e olio di lino, una patina elegante di rame, eucalipto e anche un che di grasso dolce di prosciutto. Noce moscata e strudel con frutti rossi a indicare una benedetta influenza delle botti di sherry. Più lo si ascolta più lo si ascolterebbe, è un tormentone.
In bocca ha una freschezza vibrante. Qui il cocco emerge alla grande, noci brasiliane e banana bread fanno da contorno. Si fa cremosissimo, la mou e la vaniglia sono un velluto caldo. L’oleosità non manca, ma non pregiudica una facilità di beva disarmante. Il finale è coerente: cocco, tamarindo e uno zenzero pimpante che chiude la sarabanda.
Niente da fare, si possono avere tutti i pregiudizi possibili su Sanremo e sugli Irish whiskey, ma quando c’è il colpo di genio allora giù il cappello. Per avere 21 anni ha un fisico atletico ed eccezionalmente scattante, il legno cesella e arrotonda ma non mette la sua firma ingombrante se non con quella spezia che prolunga il finale. Applausometro impazzito, bene, bravi e bis: 90/100.
Sottofondo musicale consigliato: Statuto – Abbiamo vinto il festival di Sanremo
4 thoughts on “Botti da orbi – Sanremo, le polemiche: Redbreast 21 yo Single pot still (2015, OB, 46°)”
[…] Redbreast 21 yo Single pot still (2015, OB, 46°) – 90/100 […]
[…] lo rilanciò con un 12 anni. Oggi il core range riunisce anche un cask strength, un 15 anni e un 21 anni, oltre ad altre edizioni limitate. Noi ci armiamo di richiamo, binocolo da birdwatching e molta […]
[…] 2) che abbia vinto il RB21 è meno ovvio ma ampiamente condivisibile, dato che anche noi lo abbiamo amato da impazzire.Argento per il RedBreast 12 yo (che abbiamo assaggiato da poco in un’edizione precedente) e per […]
[…] Redbreast 21 yo Single pot still (2015, OB, 46°) – 90/100 […]