Prima che Babbo Natale arrivasse con la sua slitta carica di samples, avevamo avuto modo di apprezzare il nuovo Tobermory 12 yo OB. Oggi torniamo idealmente sulla pittoresca isola di Mull per infilare le nostre voraci narici in un Tobermory indipendente imbottigliato dai tedeschi di Whiskycircle. Con la consueta misura e la naturale predisposizione per la morigeratezza e le nuances più delicate, gli amici teutonici hanno deciso di imbottigliare a 65,4 gradi: facendo parte della serie “Landscape of taste”, probabilmente si voleva rendere in forma liquida il paesaggio del deserto postnucleare… Ad ogni modo, è uno sherry cask e ne hanno tirate 140 bottiglie.
N: a dispetto della gradazione, riesci perfino ad annusarlo… E quando annusi, ti si apre davanti un laido spettacolo degno dei più sordidi postriboli e dei più sporchi Tobermory sulfurei. Certo, lo sherry si fa sentire con note di mosto cotto e sugo d’uva, forse un poco di gelée alla ciliegia. Però l’anima dello spirito non si inchina al legno e sfoggia la sua faccia sporca che ricorda foglie umide (un sottobosco autunnale?), oppure le foglie macerate di una tisana, quando lasci lì la bustina dopo l’infusione. Guizzi di rame e bocconcini di Emmenthal. Con acqua si fa strada un buon aroma di caramella mou e mela.
P: a grado pieno, dopo una prima botta metallica, diciamo ancora di rame, l’alcol anestetizza l’esperienza. Non brucia, non guasta: semplicemente tira giù la serranda sensoriale del gusto e resta solo zucchero, vagamente acido. Formaggio, ancora, tendenzialmente dolcino (torniamo sull’Emmenthal). Fa capolino una punta di fiammifero. L’acqua, necessaria come dopo una maratona nel Sahara, migliora le cose e aggiunge note di mela caramellata, a equilibrare un poco. Ancora mou.
F: piuttosto basico: zucchero, gelée alla frutta e un qualcosa di pesca (buccia di pesca, asserisce un Angelo in grande spolvero).
Quando un nuovo re Riccardo lancerà la crociata contro le gradazioni abnormi, ci vedrete là – con cotta di maglia e alabarda – pronti a combattere una guerra giusta. Sapete bene quanto la gradazione a 40% ci lasci spesso insoddisfatti, ma non possiamo che stigmatizzare l’eccesso opposto. Questo è un perfetto esempio di come una scelta così drastica finisca per soffocare in culla ogni aroma. Non lascia niente, è sporco come Tobermory vuole, ma perfino la sporcizia cade vittima della dittatura dell’alcol. Non tanto al naso, dove comunque la parte grassa e metallica finisce per emergere, quanto al palato e nel finale. Colpa nostra che non siamo tedeschi né siamo abituati al loro gusto che predilige intensità contundenti, ma è troppo per noi: 78/100.
Sottofondo musicale consigliato: Rammstein – Benzin
One thought on “Tobermory 12 yo (2019, whic.de, 65,4%)”
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