Dal 12 al 14 settembre si terrà la sedicesima edizione del Lagavulin Jazz Festival, evento eccezionale che ogni anno porta jazzisti di fama internazionale su Islay per una due giorni di puro godimento sensoriale. E dal 2011 la distilleria contribuisce da par suo a rendere il tutto ancora più confortevole con un imbottigliamento dedicato, edizioni limitate che diventano istantaneamente oggetti di culto. Quella che assaggiamo è stata prodotta in 1500 esemplari.
N: l’alcol sta a zero e a parte questo merito, il naso di questo Laga è quanto di meglio ci si possa attendere dal matrimonio tra un torbatone di Islay e botti di sherry. Difficile da sezionare, le due entità sono fuse magnificamente; proviamoci però. Innanzitutto, c’è una forte affumicatura in stile Lagavulin, catramosa e torbosa; è anche molto marino, “salato”. Tutto ciò danza assieme a una ‘dolcezza’ veramente strutturata e composita: da tabacco da pipa a tè earl grey, amarene sotto spirito, strudel, uvetta e agrumi (bergamotto senz’altro). E ancora liquirizia salata e legno bello tanninico.
P: l’alcol deve essere rimasto nel sample, è subito beverinissimo. L’attacco è dominato da una dolcezza intensa e avvolgente: caramello, arancia, tarte tatin (tante mele!); ma risulta comunque fornire dei descrittori, poiché è tutto molto compatto e qua e là compaiono suggestioni potenzialmente infinite. Dopo quest’inizio terrificante, segue (senza vere cesure a dirla tutta) la cavalcata isolana, con un “legno salato” e bruciato da capogiro.
F: molto fumoso e brutale, ma anche dolce (marmellate di fragole e arancia); catrame, inquinamento, legno bruciato. Infinito.
Se avessimo dovuto scrivere una recensione con pochissimi caratteri a disposizione, magari con un tweet, avremmo semplicemente scritto: “N: classy P: powerful F: endless”. E avremmo tutti capito che questo Lagavulin è l’ennesimo prodotto eccezionale di una distilleria che proprio non riesce a scendere sotto certi standard qualitativi: 91/100. Grazie all’infallibile Sacile Team per il sample.
Sottofondo musicale consigliato: non sarà di Islay, ma è gran jazz: Charlie Mingus – Fables of Faubus.
One thought on “Lagavulin Jazz Festival (1995/2013, OB, 51,9%)”
[…] Lagavulin Jazz Festival (1995/2013, OB, 51,9%) – 91/100 […]