Glenmorangie ha lanciato di recente una serie di imbottigliamenti, tutti curiosamente suffissati -anta o con lieve variazione del nesso consonantico: La Santa, Eleanta, Companta, Sonnalta, Finealta, Quaranta, Cinquanta, Gallinacanta, eccetera eccetera… Siccome abbiamo scoperto in noi una rara forma di allergia alla serialità delle desinenze, ma al contempo anima la nostra tensione all’alcolismo una pertinace e ottusa testardaggine, decidiamo di assaggiare sì un Glenmorangie, ma non uno di quelli succitati; grazie all’intercessione di Katerina Logvinova (che ora ringraziamo anche pubblicamente) abbiamo messo le mani su un sample del 25 anni, “top di gamma”, come si suol dire. E quindi, insomma, ce lo beviamo.
N: ad accoglierci troviamo subito un’incantevole coltre di pastelli a cera, schermo delizioso, sotto il quale riposano le esplosioni fruttate (tipiche di Glenmorangie), con grande intensità. E allora: fragola, bitter all’arancia, forse un pit di vermouth, poi mele gialle e frutta tropicale, banana a tuono. Non è esente da note oleose, di un bel malto burroso, anch’esso hallmark della distilleria. Rispetto al 18 anni, perde quella fantastica freschezza zuccherina, ma guadagna quella coltre cerosa così Highland… Frutta secca: fichi? Serge parla di Sauternes, ed effettivamente…
P: molto beverino e diretto, replica con una discreta intensità di sapori il fruttato del naso, mentre si dirada uno po’ quella splendida nebbia cerosa di cui sopra. Ancora bello maltoso, più che al naso: brioche all’albicocca, poi arancia, mele, un grande grande cocco, in crescita esponenziale; cioccolato al latte; un po’ di fichi freschi, e forse di prugne. Lievi note erbacee, qua e là.
F: cocco cocco cocco, frutta cotta, malto tostato. Cocco?
A parte il costo elevato, che però non incide sulla valutazione, non ha difetti: è rotondo, fresco, intrigante, equilibrato: al naso, poi, la patina cerosa che scherma le note più facili e attese è incantevole. Forse, se al palato avesse dimostrato un po’ di grip in più, l’avremmo sparato oltre i 90 punti: ci fermeremo a 89/100, il che vuol dire che ci è piaciuto di brutto, tanto per chiarire.
Sottofondo musicale consigliato: in morte del mai abbastanza celebrato Maurizio, ecco la sua splendida L’amore è blu.
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[…] Glenmorangie 25 yo ‘Quarter Century’ (2014, OB, 43%) – 89/100 […]
[…] botti di cuvee di Champagne, un Highland Park a età definita (per esempio il Light o il Dark), un Glenmorangie 25 dove – stando alla quantità di oro sfoggiata – la confezione sembra trafugata da una […]