All’ultimo Milano Whisky Festival la GlenDronach ha presentato, in segreta anteprima, una nuova versione giunta a completare il core range: si tratta del Cask Strength, ovvero di un NAS (“no age statement”: vale a dire età non dichiarata) imbottigliato a gradazione piena, miscela di whisky invecchiati in botti di sherry Oloroso e Pedro Ximenez. Dato che nel dibattito su twitter (?) è stato avvicinato all’omologo dell’altra distilleria celebre per l’ampia offerta di whisky sherried, ovvero il Glenfarclas 105, abbiamo deciso di assaggiarli uno affianco all’altro, per provare a distinguere eventuali somiglianze e divergenze. Il colore del ‘Dronach? Ramato pieno.
N: sherry monster, si diceva. Tonnellate di fragole, ciliegie e soprattutto uva passa; poi molta frutta secca (nocciola, ma anche fichi secchi) e un bel legno armonioso. C’è anche una punta vinosa, acidognola, probabilmente una punta agrumata (e ci sono suggestioni di chinotto…); poi cioccolato, anche gianduia. Molto, molto ‘rotondo’. Mandorle (anzi, cioccolato alle mandorle), poi pasta di mandorle, marzapane, fichi secchi, anche un qualcosa di marmellatoso… Ottimo finora, lascia presagire un buon palato ricco di fiammate di sapori.
P: anche qui, molto buono. A comandare, oltre a esuberanti tracce di frutta rossa (ciliegie sotto spirito), è una maestosa lenzuolata di legno aromatico, che contribuisce a creare un whisky non troppo dolce (anche se l’influenza del PX è netta, sia al naso che al palato), non smaccatamente fruttato, ma di splendida rotondità ed eleganza. Marzapane “a tuono”, come diciamo noi veri giovani; poi, perfino nitide note di datteri! Noce moscata, ancora frutta secca (nocciola) e un lieve pepatino. Un sapore compatto e di gran classe. Ancora cioccolato, fondente.
F: intenso, lungo e smooth… Ancora cioccolato; la frutta rossa resiste e lotta con noi. Poi nocciola, fichi secchi.
Rotondo e ‘profondo’: grande ricchezza, discreta complessità, impressionante intensità. GlenDronach di questi tempi non sbaglia un colpo… A noi è parso di poter distinguere anche l’influenza delle botti di Pedro Ximenez, sia al naso che al palato, con una componente dolce e zuccherina mai sfacciata ma davvero gradevolissima. Se volete assaggiarlo, è aperto in mescita a Milano da Cadenhead’s (o Alcoliche Alchimie) in via Poliziano. Il nostro giudizio sarà di 88/100, ma potrebbe pure essere 89, a tener conto del fatto che costa intorno ai 60 euro… Serge la pensa così (e a lui non pare di trovare troppo influsso di PX).
Sottofondo musicale consigliato: Ennio Morricone ed Elisa – Ancora qui, colonna sonora dell’ultimo, bellissimo western di Tarantino.
2 thoughts on “GlenDronach Cask Strength (2012, OB, batch #1, 54,1%)”
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