Quando sentiamo ‘Dallas Dhu’, noi due whiskyfacili non sappiamo impedirci di pensare al massimo appassionato di Dallas Dhu italiano, se non forse mondiale, vale a dire Andrea Giannone, mastermind del Milano Whisky Festival assieme a Giuseppe Gervasio Dolci. Siccome in questi giorni abbiamo seguito su facebook le varie tappe del loro ultimo viaggio in Scozia, abbiamo provato a sentirci idealmente a loro vicini assaggiando l’unico sample di Dallas Dhu presente nel nostro armadietto. Si tratta di un malto del 1974, invecchiato per 25 anni nella botte #2599 e imbottigliato per l’agenzia governativa Historic Scotland nell’imminenza del nuovo millennio… Come dite, dove abbiamo trovato il sample? Beh, che domande, a un evento del Milano Whisky Festival…
N: profilo ‘strano’, apparentemente da pieno highlander; c’è infatti cera, molto visibile (ma questa è la sezione ‘naso’ oppure ‘occhi’?); poi ecco ampie zaffate minerali, con note d’olio d’oliva, e torbate, pur senza affumicatura. Un limone molto soft. Col tempo si arrotonda e si apre un profilo aromatico molto ex-bourbon, diciamo più atteso, con punte di pera acerba, di vaniglia, di marzapane. Riso soffiato; panna cotta!, ha un che di ‘latticino’, che con i sentori di malto regala suggestioni di latte e cereali…
P: attacco su una deliziosa, garbatissima nota di fumo di torba e legno bruciato. C’è in fondo coerenza col naso, con le eleganti note vanigliate e cremose riprese e sviluppate, non prima dell’accoppiata miele / cera, di note legnosette… Limonata zuccherata? Non succede moltissimo, ma quel che accade piace.
F: affumicatura ancora bella presente (non è intensa, è piena però: si capisce? no?), nocciolo di limone, limonata zuccherata; un vegetale molto ‘agricolo’, pecoreccio. Scusate, è estate.
Di per sé gli aromi che abbiamo riscontrato non sono delicati, anzi; il complesso, però, probabilmente anche grazie alla bassa gradazione, risulta – lui sì – piuttosto delicato. Si tratta di una delicatezza molto solida, austera, garbata: insomma, non ci si può certo aspettare un’esplosione di aromi e sapori, ma la qualità che emerge sotto al velo di una limitata complessità è da vero campione. Almeno, così l’abbiamo pensata noi… e quindi, 89/100 al primo Dallas Dhu di whiskyfacile.
Sottofondo musicale consigliato: Justin Timberlake feat. Jay Z – Suit & Tie.
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