Tra meno di una settimana ci troveremo per il settimo anno consecutivo ad aprire qualche bottiglia speciale e dei tempi che furono sotto le benevolenti insegne del Tasting Facile. La degustazione è sold out, ma siccome siamo sadici vi mettiamo comunque qui il link con le bottiglie in degustazione. Quest’anno purtroppo e stranamente rimarremo orfani di Macallan, una distilleria che siamo quasi sempre riusciti a inserire nel parterre, e quindi per aiutarci a elaborare il lutto, abbiamo pescato un campione superstite proprio da un Tasting Facile di qualche annetto fa. Quando ancora un 18 anni del 1971 non costava quanto un motorino. L’import è di Giovinetti.
N: mamma mia, che spettacolo. Il profilo è quello dei vecchi Macallan, e fin qui siamo al pleonasmo. La cosa che più stupisce è una freschezza balsamica incredibile, profonda (eucalipto); poi per suggestione verbale, aceto balsamico, aceto di more. Si apre il quaderno della frutta rossa, con more, lamponi, cioccolato fondente alla frutta rossa; anche ciliegia sotto spirito, molto intensa. Escono, col tempo, note profonde di legno, di mobili vecchi, di tabacco da pipa.
P: eccellente, come previsto. Il corpo è pieno ma dalla la bevuta è molto facile. Sbalordisce l’intensità della frutta rossa, anzi: della frutta nera, con more in evidenza e una quantità inimmaginabile di marmellata di mirtilli. Uvetta, cioccolato fondente, scorza d’arancia rossa essiccata. Chinotto. C’è anche una nota evidente di nocino – sia detto con rispetto, eh. Resta ancora balsamico, con erbe aromatiche secche (timo forse?). Sopratutto verso il finale arriva una nota polverosa, da legno vecchio…
F: eccellente, lungo, infinito anzi: parte avvolgente e dolce, con marmellata di mirtilli e cioccolato, torna poi quella nota balsamica ed erbacea, qui più amara, che ci fa venire in mente addirittura un cenno di propoli.
Abbiamo sentito una volta un saggio decano del mondo del malto lamentarsi della serie dei 18 anni di Macallan perché, esclusi quelli più recenti, molti vintage tendono ad assomigliarsi e quindi, pur essendo tutti di qualità molto alta, alla fine non sorprendono. Ecco, quanto vorremmo anche noi aver perso quello stupore fanciullino, vedendolo evaporare dopo aver tracannato decine di questi vecchi Macallan. E invece a noi non resta che meravigliarci e inchinarci di fronte a un profilo unico per davvero: 93/100. Noi promettiamo che Macallan l’anno prossimo tornerà nel Tasting Facile: ma se vi capita sotto mano, spendeteli questi soldini per un dram, perchè ne vale la pena.
Sottofondo musicale consigliato: Diodato – Non ti amo più