Benrinnes è distilleria dello Speyside che ci sta simpatica a pelle, così, come quei vicini di casa che salutano sempre. Poi però occorre andarci a cena per capire se sono dei serial killer o dei santi. La nostra simpatia nasce dalle peculiarità tecniche, dai worm tubs alla vecchia Saladin box (la vasca per il maltaggio che ormai in Scozia utilizza solo Tamdhu) fino alla dotazione di alambicchi: 2 wash stills e 4 spirit stills, retaggio di quando si distillava due volte e mezza… Ma questa è un’altra storia. Quella di oggi è la favola di un Benrinnes dalla serie Authentic Collection di Cadenhead’s: un single cask invecchiato per 24 anni in una botte ex-bourbon.
N: ma stiamo sognando? C’è una prima coltre di cera d’api devastante, unita a un che di tela cerata, di Barbour ingrassato (quel dna ciccioso di Benrinnes…). C’è poi una nota fresca, a metà tra la clorofilla e la sauna. Ma intendiamoci, se abbiamo pagato questo biglietto è per assistere allo spettacolo della frutta, succosa e cremosa insieme: pesche, melone, papaya… Ma anche i pasticcini al mandarino. Un naso magnifico che rappresenta uno dei nostri stili preferiti in assoluto.
P: il trittico è: melone, papaya, mandarino. L’impatto è di unasplendida frutta sudata (anche albicocca), che pare dimostrare l’invecchiamento abbastanza importante in una botte che sembra aver concesso molto, in termini di ossidazione. Elegantissimo. Meno cremoso rispetto al naso, qui sfoggia quasi una frizzantezza agrumata. Ancora cera d’api, che arriva a sorreggere il palato dopo la prima ondata di frutta. Unabellissima oleosità completa il quadretto.
F: lungo, cremoso, ancora cera d’api e mandarino maturo. Un che di conifera. resta molto fresco vero la fine. Nocciole a ricordare l’apporto del legno.
Dateci un whisky così, dove il tempo ha scolpito la frutta regalandole un alito di semi-divino, e noi vi seguiremo ovunque, anche se magari non all’Ikea nel primo giorno di zona gialla. La grande sostanza del distillato qui si arricchisce di sfumature cerose, regalando sensazioni di godimento assoluto. Signori, questo è un dram sopraffino, non ce ne stancheremmo mai: 92/100. Grazie a Mauro Risso per la segnalazione, perderci questo gioiello sarebbe stato doloroso.
Sottofondo musicale consigliato: Incubus – Wish you were here